
La bioedilizia è un approccio architettonico secondo il quale la progettazione, la costruzione e la gestione di un edificio devono rispettare i principi della sostenibilità ambientale
Il termine bioedilizia, molto spesso conosciuto con altri sinonimi come bioarchitettura, architettura bioecologica, architettura naturale, architettura ecologica, etc, è la traduzione del termine tedesco“Baubiologie”, ossia “studio della vita o degli esseri viventi in relazione alle costruzioni”, che fu introdotto per la prima volta nel 1976 da Anton Shneider, fondatore dell’istituto dedicato a questa ricerca presso Neubern (Monaco di Baviera).
La bioedilizia investe i differenti aspetti del costruire e dell’abitare ed ha come finalità lo studio, la progettazione e la realizzazione di edifici che soddisfino le esigenze fisiche, biologiche e spirituali di chi vi abita; si tratta di un approccio progettuale rispettoso del rapporto equilibrato tra ambiente (risorse disponibili) – salute (modo di abitare) – architettura (modalità progettuali e costruttive).
È comunque evidente che diversi aspetti della bioedilizia, di cui oggi ci interessiamo, sono stati alla base del buon costruire nei secoli passati e sono riscontrabili proprio nell’architettura tradizionale, risultato della saggezza di generazioni di costruttori che hanno affinato nel tempo la scelta dei materiali, le tecniche realizzative ed i modi progettuali in stretto rapporto con le disponibilità e le risorse locali.
La casa rappresenta la nostra “terza pelle” che, oltre ad avvolgerci ed a proteggerci, deve essere capace di “respirare”, di avere cioè continui interscambi con l’ambiente esterno al fine di fornire un ambiente interno salubre, che non arrechi alcuna perturbazione agli individui che vi dimorano. In definitiva, il benessere ambientale di un individuo che si trovi all’interno di un abitazione, può essere considerato dipendente da diversi fattori, come i fattori di natura termoigrometrica, di natura chimico-emissiva e radio-emissiva, di natura respiratoria, olfattiva, tattile, di percezione, etc: l’alterazione dei valori di uno dei parametri citati implica, necessariamente, l’alterazione delle condizioni globali di salubrità e, quindi, di comfort ambientale.
Pertanto le nostre case saranno realizzate in bioedilizia con l’utilizzo di materiali all’avanguardia al fine di rendere la casa sana e sicura.
Qui elenchiamo solo alcuni punti qualificanti:
- Tetto ventilato in legno
- Rispetto dei canoni di sostenibilità acustica
- Geotermia
- Impianto fotovoltaico
- Pannelli solari
- Ventilazione meccanica controllata
- Realizzazione di unità abitative in linea con le indicazione di risparmio energetico come consigliato dalla Regione Emilia Romagna
- Realizzazione della struttura con l?eliminazione di ponti termici causati dall’abuso di c.a.
- Realizzazione di casa in muratura con il 100% di pietra vista antichizzata di alta qualità.
In conclusione l’eco-architettura aumenta il piacere di vivere la propria casa, anzi ha come scopo proprio il miglioramento del benessere e della qualità della vita. Le nostre abitazioni godono infatti di particolari accorgimenti tali da ridurre l’inquinamento e i consumi/spese senza intaccare le comodità del vivere moderno.
È pertanto una risposta alla ricerca di una qualità della vita ormai perduta nella congestione delle città moderne. In breve, la bioedilizia ha sicuramente costi maggiori ma consente un vantaggio in termini di benessere e di risparmio in bolletta, oltre ad aumentare il valore patrimoniale dell’immobile.